La Rete di Monitoraggio Sismico
La Rete di Monitoraggio Sismico di San Patito è composta da quindici stazioni sismometriche (Fig. 1) e da una stazione geodetica GNSS permanente. Le stazioni sono indicate con la sigla SP. Ogni stazione della RMSP è costituita da un sistema di acquisizione
dati, un sistema di alimentazione dati e due sensori, ovvero un velocimetro e un accelerometro.
Le stazioni SP02, SP03, SP04, SP05, SP11, SP13, ed SP14 sono dotate di velocimetri in pozzo mentre le stazioni SP06, SP07, SP08, SP09, SP10, SP12 ed SP15 sono dotate di velocimetri da superficie. La stazione SP01 è caratterizzata invece da un array di sismometri in pozzo (6 sismometri a corto periodo installati tra i -35 e i -285 m) e un sismometro broadband. Tutti i canali di acquisizione hanno una frequenza di campionamento pari a 200 Hz.
La Figura 1 mostra la mappa con la posizione delle stazioni e i contorni in superficie delle aree corrispondenti ai Domini di Rilevazione. La completa operatività della rete è stata raggiunta nel mese di dicembre 2018.

Tutte le stazioni sono dotate di apparati di tele-trasmissione dei dati e antenne GPS per la sincronizzazione precisa del tempo. I dati registrati dalle stazioni sono trasmessi direttamente al centro di acquisizione presso la sede OGS di Trieste. I dati acquisiti vengono archiviati in tempo reale in formato mseed su sistemi di archiviazione di rete ridondanti. Va ricordato che la rete locale di S. Potito ha funzioni di rilevamento sismico a scala locale e non per finalità di Protezione Civile. Tali funzioni di sorveglianza per il Dipartimento della Protezione Civile sono svolte tramite il sistema di monitoraggio sismico nazionale gestito dall’INGV.
